Sabato 13 febbraio alle ore 21.00 e domenica 14 febbraio alle ore 18.30 al Teatro Nuovo va in scena "Atletico Minaccia Football Club", spettacolo del cartellone comico 2015-2016
Nel cast Giovanni Allocca e Stefano Sarcinelli. Tratto dall'omonimo libro di Marco Marsullo. Adattamento e regia di Fabrizio Bancale
Biglietti: intero 18 euro - ridotto (anziani e studenti) 15 euro
Uno spettacolo che ruota intorno al mondo del calcio.
Avete presente allenatori e giocatori di serie A, con stipendi faraonici, osannati da masse oceaniche di tifosi che manco le rock star; sempre sulle prime pagine di rotocalchi e settimanali rosa; e capaci di tenere col fiato sospeso interi Paesi per una pubalgia o un’unghia incarnita? Ecco, dimenticatevi tutto questo! Il nostro spettacolo ruota intorno al mondo di un altro calcio, quello delle serie minori, dei gironi d’Eccellenza. Quello praticato da giocatori non professionisti che, per arrivare a fine mese, sono costretti ad un doppio, se non triplo, lavoro; su campetti di periferia, semideserti e malandati, dove regna l’improvvisazione e il caos. In questo contesto si muovono i nostri protagonisti: Vanni Cascione, ormai attempato allenatore, affetto da patologica venerazione per Josè Mourinho, ma più tristemente conosciuto per i suoi ripetuti esoneri che per i suoi trionfi sportivi; e Lucio Magia, sedicente direttore sportivo, sempre al verde e assiduo frequentatore di prostitute extracomunitarie.A far incontrare i destini dei nostri due improvvisati eroi ci pensa l’Atletico Minaccia Footbal Club, la nuova squadra di calcio nata dalle ceneri dell’ex Dinamo Giugliano (sciolta per infiltrazioni camorristiche), e rilevata del mobile di truciolato, Eros Baffoni… sì, quello dei mobili col baffo. Che poi, chiamarla squadra di calcio è già un eufemismo.
L’Atletico Minaccia si presenta più come un’improvvisata e disarmante armata Brancaleone: l’attaccante è schiavo di una colite cronica e lancinante che non gli consente di giocare più di dieci minuti; il mediano è un clandestino africano schierabile solo in trasferta, perché in casa è piantonato dalla polizia; un portiere cocainomane; uno stopper detto “Trauma”… e non a caso; un ex concorrente di Sarabanda, e un meccanico!
Con questo materiale umano a disposizione, la promozione si presenta da subito come una chimerica speranza. Se poi si aggiungono complicazioni matrimoniali, crisi sentimentali, dissidi con figli adolescenti…e addirittura le minacce della camorra, allora la sfida di Cascione e Magia si trasforma in un obiettivo a dir poco proibitivo.
Ma la prima regola del calcio secondo Cascione è: la squadra gira se gira l’allenatore. I calciatori sono solo pedine di un gioco più grande di loro. “Ed io sono Vanni Calcione, lo Special One di Torre Annunziata. Cento cento!”
Lo spettacolo ironizza sul mondo del calcio, con sguardo cinico e grottesco, per affrontare le tematiche proprie della nostra quotidianità: il lavoro precario, la difficile vita in provincia, i rapporti familiari sempre in provvisorio equilibrio, i compromessi, l’orgoglio personale… Una colorata panoramica sui vizi e le virtù dei nostri tempi, all’insegna dell’ironia e del divertimento.