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Ecco il Cartellone Comico del Teatro Nuovo 2024-2025
Il Cartellone Comico del Teatro Nuovo 2024/2025 è assolutamente irresistibile!
Il programma consta di 8 esilaranti spettacoli, che vedranno la partecipazione di grandi interpreti: Paolo Caiazzo, Ciro Ceruti, Gianni Ferreri, Ugo Piastrella, Gennaro Morrone, Gaetano Stella, Raffaella Fico, Beatrice Fazi, Enzo Varone, Ciro Girardi, Teresa Guariniello, Enzo Casertano.
Per informazioni, tel. 089220886
Info e prenotazioni, www.postoriservato.it
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Venerdì 23 febbraio alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Salerno va in scena lo spettacolo "Se una notte d’inverno un cieco insonne", scritto e interpretato da Francesco Casaburi (scrittore non vedente), che in scena sarà accompagnato alla chitarra da Vito Palazzo.
Ambientato in una singolarissima libreria notturna, lo spettacolo pone al centro dell'attenzione la sensorialità, alternando interpretazioni di brani letterari a monologhi originali. Il tutto condito da simpatici dialoghi con lo stravagante Ottavio, un libraio certo fuori dalle righe.
Così tutto diventa pretesto per indagare aspetti inediti della percezione sensoriale, dalle letture che sembrano parlare di tutt'altro alle considerazioni di un chitarrista un po' filosofo.
Una performance che vuole far riscoprire quei sensi troppo spesso lasciati in sordina, offuscati dalla prepotenza della vista; 63 minuti intrisi di odori e di percezioni non visive, che l'autore - cieco dalla nascita - intende veicolare senza sconti perché, come ama ripetere: "Solo quando è buio in sala può cominciare lo spettacolo".
Francesco Casaburi, nato a Cetara nel 1981, è scrittore, formatore, attore e regista teatrale, è laureato in lettere classiche ed è esperto in tiflologia e tecniche inclusive. Cieco anche fuori dalla scena, da più di vent'anni porta in tutta Italia i suoi laboratori sulla percezione sensoriale e sui meccanismi cognitivi delle menti non visive.
Vito Palazzo, nato a Salerno nel 1997, è chitarrista e cantautore, laureato in Chitarra Classica al Conservatorio S.Cecilia di Roma. Tra le sue molteplici esperienze di alto profilo, si evidenzia che dal 2020, in qualità di chitarrista, è uno dei componenti dello storico quintetto napoletano fondato dall’attore Roberto Del Gaudio e dal musicista Federico Odling, “I virtuosi di San Martino”
Info e prenotazioni, tel. 089220886
Biglietto: 10 euro
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Rassegna di teatro, cultura, società contemporanea
A cura di Pasquale De Cristofaro.
Info e prenotazioni, tel. 089220886
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Dopo il grande successo de "Il corpo del reato", la Compagnia del Teatro Nuovo, diretta da Ugo Piastrella, propone un nuovo esilarante spettacolo!
Sabato 17 febbraio alle ore 21.00 e domenica 18 febbraio alle 18.30 va in scena "E che teatro!", commedia divertentissima, sorta di meta-spettacolo in cui una scalcagnata compagnia teatrale tenta di mettere in scena una tragedia.
Info e prenotazioni, tel. 089220886
Biglietti: intero 18 euro;
ridotto (minorenni e over 65) 15 euro
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Un Ulisse divertente, ironico, metafora delle contraddizioni dell'uomo moderno approda al teatro Nuovo.
Domenica 11 febbraio alle 18.30, al Teatro Nuovo di Salerno, va in scena lo spettacolo "Povero Ulisse!", diretto da Tiziana Sensi, scritto da Marco Bonini e interpretato da Paolo Gasparini.
Info e prenotazioni, tel. 089220886
Biglietti: 15 euro (intero) - 12 euro (ridotto per minorenni e over 65)
Sinossi
“ Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”
Dante verso 119 del canto XXVI dell’Inferno. Canto di Ulisse
E’ questa fissazione filosofica per la “canoscenza” a rendere Ulisse un personaggio interessante, saggio, astuto e spesso paravento. Ulisse voleva davvero tornare a casa da Penelope? Se Penelope è la meta, il premio, la mortale che viene preferita alle molte, belle e potenti dee che gli promettono addirittura la divinità, perché Ulisse non torna prima? Attraverso l’analisi di alcuni passi di Dante e Omero scopriamo che in questa storia c’è qualcosa che non torna! In che senso Ulisse è la più perfetta metafora del maschio occidentale moderno?
In un’ora e dieci il divertente racconto scritto da Marco Bonini, interpretato da Paolo Gasparini, con la regia di Tiziana Sensi , ripercorre, attraverso un’ appassionata lezione del professor Andrea Rossi, alcune tappe del viaggio dell’eroe. Nei versi di Omero, il professore evidenzia situazioni tragicomiche paragonabili allo spinoso rapporto con il femminile dell’uomo moderno, sempre più confuso tra il sé avventuriero, solitario, ego-riferito e il sé empatico, relazionale ed emotivo.
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